De Girolamo ‘scaricata’ da Letta e dal partito del marito?!

nunzia-de-girolamo-francesco-bocciaSenato - Fiducia al governo LettaVenerdì mattina ad ascoltare la difesa di Nunzia De Girolamo nell’Aula di Montecitorio non più di una cinquantina di deputati.

Tra le fila di Ncd. E tra quelle del Pd. Anche i grillini, che avevano presentato l’interpellanza sul caso delle pressioni sulle nomine all’Asl di Benevento da parte del ministro, non ci sono.

Si vede che hanno imparato presto, questi baldi giovani del Movimento 5 Stelle: il giovedì pomeriggio tutti col trolley diretti verso stazione e aeroporti.

E il venerdì a casa. Week end lungo, come in Parlamento avviene da sempre.

Ma anche i banchi del governo sono vuoti. Al fianco di Nunzia si palesa all’inizio Angelino Alfano, ma poi scompare.

Ci sono Gaetano Quagliariello e Maurizio Lupi, suoi compagni di partiti. Più quattro sottosegretari. E stop.

La sensazione è di solitudine politica. E’ vero, fa notare qualcuno, che alle 11 c’era il consiglio dei ministri. ù

Ma Nunzia inizia a parlare alle 10. Qualche presenza in più sui banchi dell’esecutivo sarebbe stata possibile.

Letta, naturalmente, non c’è. E non ci sarebbe stato anche senza consiglio dei ministri.

Quei banchi vuoti sono dunque la rappresentazione plastica che la De Girolamo è stata scaricata.

Enrico Letta in questi giorni non ha speso nemmeno una parola in sua difesa. Nemmeno di fronte all’attacco di Matteo Renzi.

La freddezza del premier, molto infastidito da questa vicenda, è palpabile.

“Il governo è debole, Letta è sottoposto ogni giorno al fuoco di fila del segretario del Pd. Ogni vicenda che indebolisce o appanna il governo lo fa inferocire”, racconta un fonte del Pd.

Per questo la voce che circola in Transatlantico è che, nonostante la sua difesa, considerata comunque debole, Nunzia verrà sostituita.

“Letta non l’ha ancora fatto perché gli si aprirebbe il fronte del rimpasto.

Ma entro la prossima settimana qualcosa dovrà fare”, continua la nostra fonte del Pd.

La sensazione è che, se la Cancellieri si è salvata, Nunzia invece non la scamperà.

Gli unici a difendere il ministro sono i suoi colleghi di partito.

Ma se Letta chiederà la sua testa, difficilmente Alfano avrà la forza per opporsi.

Tanto più che Ncd vanta cinque ministri. Insomma, Angelino non ne potrà fare una questione di rappresentanza.

La difesa della De Girolamo, dunque, non ha convinto.

Per il Pd, infatti, “rimangono molte ombre, tanto più che la Idem si dimise per molto meno”.

“Ma la decisione ora spetta a Letta”, osserva Gianni Cuperlo. Lo stesso pensa Scelta civica, tra i più agguerriti accusatori del ministro.

“Non ci ha convinto, ma non presenteremo mozioni di sfiducia.

Deve essere il premier a valutare e decidere”, afferma Andrea Romano uscendo dall’Aula.

Il più imbarazzato di tutti però è lui, Francesco Boccia, ex consigliere economico di Letta, la cui carriera sembra ormai essersi avvitata troppo intorno a quella della moglie Nunzia.

Comunque ora tocca al presidente del consiglio decidere.

Nei prossimi giorni il premier tornerà di nuovo alla carica su Renzi per coinvolgerlo maggiormente nell’esecutivo.

Se ci riuscirà, partirà il rimpasto. Altrimenti probabilmente si andrà verso la sostituzione della sola De Girolamo.

(Fonte & Aggiornamenti: http://www.blogo.it/news/politica/redazione/74145/de-girolamo-aula-vuota-e-letta-la-scarica/ via de girolamo  aula vuota e Letta la scarica)