Non solo il Consiglio comunale radicalmente rinnovato ma una profonda metamorfosi anche in seno agli uffici caratterizzerà l’andamento della nuova “macchina” guidata dal sindaco Stefano Giaquinto, reinsediatosi l’11 giugno dopo il famigerato ribaltone che lo aveva relegato in minoranza a beneficio di soggetti sempre bocciati dagli elettori.
Proprio in concomitanza col solstizio estivo, che -ricordiamo- “cade” qualche minuto dopo mezzogiorno di giovedì 21 giugno, infatti, appenderà le proverbiali scarpe al chiodo uno dei pilastri della macchina amministrativa caiatina, cioè il dottor Loreto Califano, funzionario apicale del nevralgico ufficio di ragioneria, affiancato da qualche tempo dal dottor
Alfonso Musco, omologo ormai part time presso il Comune di Castel Campagnano.
Non meno rimarchevole e forse traumatica per l’ente la decisione, per molti sorprendente, con cui il neo sindaco ha “silurato” con tempistica da record, cioè solo poche ore dopo l’insediamento, il responsabile esterno dell’ufficio tecnico che il predecessore aveva individuato in un architetto di Rocca d’Evandro, “alla faccia” dei tanti eccellenti professionisti locali, deve presumersi, totalmente legittimati e competenti per espletare tali mansioni.
Non è tutto perché Giaquinto ha individuato tale professionalità proprio nell’organico comunale, conferendo le funzioni apicali tecniche alla “neo” geometra Carmelina Russo, il che evidentemente farà risparmiare all’ente decine di migliaia di euro.
Ma ha anche dato la stura alle illazioni allusive di un modo sbrigativo di far piazza pulita (di eventuali censori) in un settore nevralgico della macchina comunale in particolare per gli appalti e le opere pubbliche.
segue…