Caiazzo. Comune, ‘mala tempora currunt’; Cerreto: ‘limone spremuto’ ormai!

Cerreto-2013-10x15-Antimoimu-15x10-aliquote+vignetta-1Pesanti accuse alla gestione comunale dei “servizi” ecologici vengono dal capogruppo consiliare Antimo Cerreto

che, in tal modo, smentisce anche il chiacchiericcio di accordi sottobanco paventati col gruppo di minoranza dal vice sindaco, forse in “feeling” col solo “gruppo” Sibillo, il cui “potere” elettorale è ritenuto equivalente al numero dei soggetti e rispettivi nuclei familiari in qualche modo “sistemati” nelle aziende di riferimento.

Ogni giorno, tutti i santi giorni, nelle famiglie caiatine si separa l’umido dal vetro, la plastica dall’indifferenziata.

Si fa attenzione a che tutto sia imbustato e conferito nei giorni giusti.

E tutto ciò è una fortuna per l’ambiente, per il comune che così diventa “riciclone”, per l’abitudine a fare la differenziata che fa la differenza anche di comportamento rispetto ai comuni che la differenziata non fanno o non fanno bene.

Ma la domanda che oggi ci dobbiamo porre è: Ma ne vale la pena da un punto di vista economico?

Nella seduta del 29 settembre la Giunta Sgueglia ha approvato le tariffe sui rifiuti.

Due anni fa una famiglia con una abitazione di 100 mq e con un figlio pagava 170 euro circa, oggi ne pagherà 200 per i cento metri quadri + altri 115 euro circa.Totale 315mila euro.

Complimenti a Giunta e Sindaco che hanno lavorato con impegno e determinazione per aumentare le tariffe e mettere le mani nelle tasche dei “caiazzani”.

L’amministrazione Giaquinto-Sgueglia (Sindaco e Vicesindaco) ci aveva promesso che la differenziata sarebbe stata la barriera più solida ed efficace contro l’aumento delle tariffe; che l’attività di separazione dei rifiuti ci avrebbe consentito di “vendere” i residui e così ridurre ancora di più le tariffe, che tutti i gradi e stellette di comune riciclone sarebbero stati un affare eccellente.
L’amministrazione Sgueglia-Giaquinto (Sindaco e Vicesindaco) ci ha dimostrato che tutto questo non è vero, che siamo stati degli “ingenui” a fidarci delle loro promesse: hanno raddoppiato le tariffe della raccolta dei rifiuti.

Ma quanto abbiamo venduto dei rifiuti così ordinatamente messi in separazione?

Quanto abbiamo venduto di umido o di vetro o di plastica o di metalli? Penserete una cifra spropositata vista la fatica che tutte o quasi le famiglie fanno e avreste ragione è una vera cifra spropositata e ridicola.

Ebbene, in un anno l’amministrazione Sgueglia-Giaquinto incassa a stento 5mila euro.

Cioè 415 euro al mese, cioè 103 euro alla settimana cioè 14 euro al giorno.

Tutto l’ambaradan dei rifiuti costa settecentomila euro, cioè 58mila euro al mese cioè 14.500 euro alla settimana, cioè 2083 euro al giorno, e i nostri brillanti amministratori incassano 14 euro al giorno, cioè neanche un euro l’ora, dal lavoro e dalla condotta responsabile di 2000 famiglie caiatine.

Dove finiscono le frazioni lavorate e differenziate?

Possibile che non si venda niente?

E, se non si vende niente, dove sono le tonnellate di rifiuti in giacenza ?

A chi vengono consegnate?

Dove finisce il ferro o il cartone?

E tutte le altre frazioni raffinate?

Ma questi amministratori lavorano per o contro i caiatini?
Dove sono finiti tutti quei soldi?

Perché dobbiamo pagare noi il costo della loro incapacità ed inefficienza?

Dobbiamo smettere di fare la differenziata?

Sicuramente no, anche perché quello che non differenziamo ci costa ancora di più.

Sono questi amministratori che devono cambiare.

Abbiano il coraggio di assumersi l’impegno a ridurre del 50% in tre o quattro anni. 

Abbiano il coraggio di vincolare le indennità di carica, di posizione e di risultato alla riduzione delle Tasse e tariffe almeno del 30%.

Oggi le indennità di carica e di risultato ammontano a circa cinquantamila euro l’anno.

Non ho mai visto il capo di una famiglia o di una azienda che prima dà il premio e poi vuole i risultati: solo la giunta Sgueglia ha fatto questa levata di genio.

Abbassare le tariffe e le tasse è anche una necessità economica.

Oltre un certo limite la pressione fiscale spinge la gente a non pagare più niente.

Se poi l’amministrazione è così sgangherata da non riuscire a controllare…

Facessero pure lor signori “politici” uno sforzo e si inventassero nuovi sistemi per conquistare il consenso.

Il limone oramai è tutto spremuto! 

(Antimo Cerreto – Comunicato Stampa – Archiviato in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © diritti riservati all’autore)

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