La rivista scientifica Science anticipa il rapporto della commissione Ichese sul sisma che nel 2012 causò 27 morti e centinaia di feriti.
Il terremoto che ha sconvolto l’Emilia nel 2012 potrebbe essere stato provocato dalle pressioni esercitate sulla crosta terreste per l’estrazione di greggio nel giacimento a una ventina di chilometri dall’epicentro della prima scossa. Sarebbero queste le conclusioni, non ancora pubblicate, in attesa di studi ulteriori, del rapporto della commissione Ichese, anticipate dalla rivista Science. La commissione fu istituita per valutare le possibili relazioni tra esplorazione ed estrazione di idrocarburi in Emilia Romagna e i due terremoti. Science cita fonti che conoscono lo studio, secondo le quali ”il rapporto sarebbe stato presentato alla Regione Emilia-Romagna, almeno un mese fa”. Secondo le stesse fonti ”i politici sia a livello regionale sia nazionale sarebbero preoccupati per gli effetti e starebbero ritardando la pubblicazione”.
E’ possibile, dicono gli scienziati, che la faglia fosse vicina al punto di rottura e che l’attività estrattiva del petrolio abbia funzionato da innesco per l’evento sismico. Le conclusioni della commissione non sono un vero e proprio atto d’accusa, anche perché fenomeni simili in alcune zone del Texas e dell’Oklahoma dove le trivellazioni sono ben più numerose e profonde hanno generato scosse deboli non paragonabili a quelle naturali.
I sospetti rimangono, così come la possibilità che il terremoto potrebbe essere stato comunque accelerato dall’attività umana.Il rapporto, ha spiegato Science, ha escluso che il deposito di gas naturale sopra la faglia geologica attiva nei pressi di Rivara nella valle del Po possa aver causato i terremoti perché le trivellazioni dovevano ancora iniziare quando questi si sono verificati. Una nota congiunta di Commissario per il terremoto, dipartimento della Protezione civile e ministero dello Sviluppo economico ha rivelato invece che “il rapporto, consegnato a metà febbraio, sottolinea come sia necessario, per escludere o confermare l’ipotesi di un legame causale tra le estrazioni di idrocarburi nella località Cavone e i fenomeni di sismicità dell’area, approfondire gli studi”.
Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha annunciato che “ci sarà la pubblicazione integrale di tutto il lavoro fatto in modo che nessuno possa dire che su questa come su altre vicende delicatissime si voglia nascondere qualcosa”.
(Fonte & Aggiornamenti: http://www.articolotre.com/2014/04/terremoto-in-emilia-colpa-delluomo-e-delle-estrazioni-di-petrolio/ – via Terremoto in Emilia colpa dell’uomo e delle estrazioni di petrolio | ArticoloTre – Quotidiano online indipendente e di inchiesta)