Senato. Province: maggioranza sotto due volte, ma la commissione da’ l’ok

SenatoBocciati due emendamenti al “ddl Delrio”, poi il testo incassa l’ok e passa all’esame di palazzo Madama.

Il relatore Russo: “Episodio isolato che non influirà sull’approvazione entro domani”. Pregiudiziale M5S non passa per soli quattro voti.

Sulla riforma delle province la prima commissione del Senato, malgrado alcuni rovesci in cui sono incorsi governo e maggioranza su un paio di emendamenti, ha votato il mandato a riferire in aula al relatore Francesco Russo (Pd). Il testo Delrio ha avuto così il via libera della commissione Affari costituzionali, ora all’esame dell’assemblea per la discussione generale.

In particolare è passato un emendamento dell’opposizione che restituisce alle Province le competenze sull’edilizia scolastica, ed è stato bocciato un emendamento del relatore che fissava un tetto all’indennità dei presidenti delle Province in misura non superiore a quella del sindaco del capoluogo dei comuni associati. Ad incidere sulla votazione i numeri in Commissione con una maggioranza davvero risicata, sarebbe stata decisiva l’assenza di Mario Mauro (Per l’Italia).

Soddisfatto dopo il via libera il relatore Russo: “Aldilà di alcune posizioni divergenti -afferma- in commissione si è registrata un’ottima collaborazione, senza la quale non saremmo arrivati a questo punto”. Il Senato, aggiunge, “voterà, entro domani (il voto, salvo ritardi o slittamenti, potrebbe arrivare già mercoledì sera, ndr) a favore dell’abolizione delle province dimostrando che cambiare si può. Questi sono fatti ed è l’unica cosa che conta”.

“In Commissione Affari Costituzionali si è verificato un episodio marginale”, dice a proposito della sconfitta di governo e maggioranza sui due emendamenti. “Si è trattato di un incidente dovuto all’assenza di un senatore. Un episodio isolato – assicura Russo – che non influirà sul percorso dell’approvazione del provvedimento”.

Prima che la discussione generale nell’aula del Senato prendesse inizio, è stata respinta la pregiudiziale di costituzionalità targata M5S al ddl Delrio. Non è passata per un soffio: solo 4 voti di scarto (112 ‘sì’; 115 ‘no’, 1 astenuto che a Palazzo Madama vale voto contrario). “Peccato – ha commentato il grillino Bruno Marton – bastava davvero qualche voto in più per farcela e affossare definitivamento questo finto provvedimento”.

Critico anche il leghista Roberto Calderoli. “Sono riusciti in questo ddl sulle province a non sopprimerle, ad aumentare i livelli amministrativi, a incrementare posti, poltrone e spese: ora saranno tutti contenti”, ha detto Calderoli.

(Adnkronos/Ign – http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Province-maggioranza-sotto-due-volte-Ma-ce-il-via-libera-in-commissione-Senato_321368712279.html – via Province, maggioranza sotto due volte Ma c’è il via libera in commissione Senato – Adnkronos Politica)

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