Ryder Cup: make noise, please – Ubitennis

In alcune situazioni anche le più radicate tradizioni, le regole non scritte ed i codici di comportamento di un ambiente vengono meno. Il torneo olimpico all’All England Lawn Tennis and Crocquet Club, per esempio, che ha trasformato l’ovattata signorilità del sobborgo londinese in un evento “popolare”.

Serve qualcosa di speciale ed emozionante per sovvertire le convenzioni sociali, qualcosa che vada oltre la mera competizione sul campo, e l’Olimpiade non è sola in questa categoria.

Esiste, anche se dirlo suona male, qualcosa di più rarefatto dell’ambiente di Church Road, qualcosa di più “rispettabile” ed intoccabile: esiste il golf.

Lo sport che è, nell’immaginario comune, identificato con l’opulenza, in cui le esultanze più scatenate si limitano ad un cenno e ad un sorriso. Ovviamente, come spesso accade, ciò che si percepisce non si identifica con la realtà ma tant’è.

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Per inibire le convenzioni sociali di un ambiente che vive di queste apparenze serve una manifestazione speciale. Speciale come può esserlo la competizione inventata da un mercante di spezie britannico, avvicinatosi al golf per allungarsi la vita.

Samuel Ryder era un imprenditore del Lancashire, che fece fortuna grazie all’idea di vendere sementi in piccoli pacchetti dal costo di un penny (penny packets); la salute cagionevole gli impedì di terminare gli studi ma, dietro consiglio medico, lo condusse sui fairway.

La passione per il golf esplose prepotentemente nel mercante del Lancashire spingendolo a finanziare ogni tipo di competizione.

Nel 1927, Quando decise di istituzionalizzare una sfida, con cadenza biennale, che avrebbe opposto una rappresentativa di professionisti inglesi ad una di statunitensi chiamandola col suo nome non sapeva che sarebbe diventata la più importante competizione a squadre dell’intera disciplina.

Nei primi anni il dominio degli americani fu imbarazzante e spinse gi europei ad allargare la selezione, gradualmente all’intera Gran Bretagna. Nel 1979 la partecipazione fu aperta a tutti gli europei. Nello stesso anno venne anche definito il formato che vige ancora oggi: 28 punti in palio divisi tra 16 match di doppio e 12 in singolo, entrambi sulla distanza delle 18 buche.

I doppi si distinguono in 8 foursomes (due giocatori per ogni squadra, Europe e USA, che giocano la stessa palla alternandosi nell’eseguire i colpi) e 8 fourballs (due giocatori per ogni squadra che giocano una palla personale, senza alternarsi).

Il punteggio è quello del matchplay, che non tiene conto (a differenza dello stroke play) dei colpi eseguiti, ma delle buche vinte. Chi vince più buche al termine delle 18 (e in doppio e in singolo), vince il match e guadagna un punto per la propria squadra; se al termine delle 18 il match è “all square”, in parità, entrambe le squadre ricevono mezzo punto.

In caso di pareggio (14 pari) al termine della competizione, il titolo rimane ai campioni uscenti.

E’ speciale la Ryder, per pochi giorni, 12 uomini smettono di essere inglesi, irlandesi, spagnoli o italiani, sono effettivamente europei, difendono l’appartenenza al Vecchio Continente, rendendolo più di una comunità economica.

Il fatto che gli avversari siano gli americani, così arrogantemente forti da poter sfidare un intero continente, rende tutto più magico, sempre al massimo della tensione. Nel 1991, i continui riferimenti, durante la Guerra del Golfo, alla “battaglia sulla costa” di Kiawah Island e la sventurata uscita di Corey Pavin (che indossò un cappello che inneggiava a Desert Strom) crearono un agonismo mai visto che si manifestò al massimo nel foursome tra gli spagnoli Ballesteros e Olazàbal e gli statunitensi Azinger e Beck, con la vittoria dei primi grazie ad una prestazione eccezionale di Severiano che dichiarò “Gli americani hanno 11 bravi ragazzi… E Paul Azinger”. La coppa rimase agli Stati Uniti (finì 14-14 e gli USA erano campione uscenti) ma diede inizio ad una rivalità molto intensa.

La Ryder Cup è l’unica competizione in cui vedrete dei golfisti esultare come dei calciatori, in cui sentirete il pubblico fare il tifo a bordo green, semplicemente è unica, anche per chi non ama il golf.

Quest’anno gli europei (forti della vittoria al Celtic Manor nel 2010), stanno soffrendo moltissimo e sono ancora in corsa (dietro 10-6, aspettando che inizino i singoli in serata) grazie alle prestazioni mostruose di un belga, Nicholas Colsaerts (8 birdie e un eagle all’esordio nel pomeriggio di venerdì), e di un pazzo, eroico inglese, tifosissimo dell’Arsenal, Ian Poulter (5 birdie di fila, dalla 14 alla 18, per rimontare e vincere contro Zach Johnson e Jason Dufner).

Urla e schiamazzi, un belga che annichilisce Tiger Woods e un tifoso dell’Arsenal che esulta, spiritato, insieme ad un giovane nord irlandese sul green di un esclusivo country club. Solo alla Ryder.

viaRyder Cup: make noise, please – Ubitennis.

Calcio. Liga: tris CR7, Real travolge Deportivo

Il Real Madrid arriva al ‘Clasico’ di domenica prossima al Camp Nou con 8 punti di distacco dal Barcellona primo in classifica.

La squadra di Mourinho ha ridotto la distanza di tre lunghezze, dopo che ieri il Barca era andato a vincere a Siviglia con una rete al 93′ di Villa portandosi a +11 sui rivali di sempre, travolgendo (5-1) il Deportivo La Coruna. Match-winner della partita del Bernabeu è stato Cristiano Ronaldo, autore di una tripletta.

Ad andare in vantaggio al 15′ era stato il Deportivo con Riki, ma sette minuti dopo il Real aveva pareggiato con un rigore, concesso per fallo di Juan Pablo su Di Maria e trasformato da CR7. In sei minuti, dal 37′ al 43′, altri due gol del Real con Di Maria su splendido assist di Modric e con Cristiano Ronaldo con un colpo di testa. Ad inizio ripresa c’é stato l’esordio stagionale in maglia ‘merengue’ di Kakà, entrato al posto di Ozil, poi sono arrivati i gol di Pepe e del solito Ronaldo, ancora su penalty.

Questi i risultati delle altre partite della 6/a giornata della ‘Liga’ giocate oggi: Granada-Celta Vigo 2-1; Valladolid-Rayo Vallecano 6-1; Osasuna-Levante 4-0. E’ in corso Espanyol-Atletico Madrid, mentre domani si gioca Getafe-Maiorca.

In classifica Barcellona primo con 18 punti, davanti al Malaga, che ne ha 14. Il Real è sesto a quota 10.

viaLiga: tris CR7, Real travolge Deportivo – Photostory Calcio – ANSA.it.

Calcio. Pazzesco Miccoli! Il Palermo brinda al primo successo

Aveva un edema al polpaccio, riscontrato durante un’ecografia della vigilia. E ha chiuso la partita zoppicante per un dolore alla schiena. Ma Fabrizio Miccoli, in questo momento, è il Palermo.

Pazzesco Miccoli!!! Il Palermo brinda al primo successo - Yahoo! Eurosport IT

Da capitano vero, non poteva e non voleva mancare. Il fatto è che – contro il Chievo – il 33enne attaccante non si è limitato a stringere i denti e a trascinare i suoi compagni: ha realizzato una tripletta son-tu-o-sa. Con il terzo gol da lasciare stupefatti: conclusione al volo, senza guardare la porta, da oltre 40 metri, su una palla che spioveva per caso dalle sue parti. Una rete pazzesca, con il pur bravissimo Sorrentino incolpevolmente sorpreso. E pensare che Miccoli tornava titolare dopo le prime due partite della gestione Gasperini iniziate dalla panchina: “E’ un gran giocatore, ma alla sua età deve gestirsi ed essere al meglio per lasciare il segno”, si è giustificato il tecnico. Adesso, i tifosi rosanero pregano che Fabrizio sappia sempre gestirsi così. E intanto festeggiano il primo successo in campionato. Ancor più pesante perché ottenuto in 10, per buona parte della ripresa, causa ingenua espulsione di Brienza. Cala la notte, invece, sul Chievo: quinta sconfitta consecutiva.

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Squinzi critica tasse eccessive. Passera condivide

Giorgio Squinzi lancia l’allarme: “Le imprese stanno morendo di fisco, stiamo morendo di carico fiscale. Per questo, come Confindustria, siamo disposti a rinunciare a tutti gli incentivi in cambio di una riduzione fiscale”. Intervenuto dal palco degli Stati Generali del Nord, organizzati dalla Lega al Lingotto, il Presidente di Confindustria ha definito l’Irap “un’imposta malvagia e maledetta che colpisce quelli che mettono il cervello nel loro lavoro”.

Sulle proposte della Lega Nord riguardanti i contratti territoriali, invece, Squinzi ha affermato di non essere assolutamente d’accordo, ritenendo il contratto nazionale ancora importante.

In merito alla possibilità che gli imprenditori rinuncino al denaro pubblico, ha aggiunto: “Dei 30 miliardi che il professor Giavazzi ha identificato come denaro che arriva alle imprese, a quelle private ne arrivano meno di 3, mentre vanno tutti, invece, alle municipalizzate, alle imprese pubbliche. Non è quindi un grande sforzo per noi rinunciare agli incentivi. Saremmo contenti, infatti, se rinunciando a 3 miliardi di incentivi ci abbassassero le tasse di 30 miliardi. Noi siamo prontissimi come Confindustria a rinunciare a tutti gli incentivi”.

Secondo il Presidente di Confindustria, dunque, alla rinuncia ai finanziamenti pubblici dovrebbe corrispondere una significativa riduzione della pressione fiscale: “Questo Paese ha vissuto per tre decenni da cicala, sprecando molte risorse per sostenere imprese decotte. Siamo disposti a rinunciare agli incentivi, ma chiediamo come ritorno una riduzione della pressione fiscale”.

Squinzi, dopo il monito lanciato sull’eccessività delle tasse, ha definito comunque deleterio l’accanimento terapeutico sulle imprese decotte, condividendo in pieno il punto tre del manifesto presentato da Roberto Maroni.

Il numero uno di viale dell’Astronomia, infine, ha espresso la sua idea sul futuro del governo: “Nella prossima legislatura abbia bisogno di politica vera. Non possiamo andare avanti in questo modo. La prima esigenza che bisogna soddisfare in futuro è quella di creare le condizioni affinché le imprese possano andare avanti e produrre ricchezza”.

Discorso, quello di Squinzi, condiviso anche dal ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera: “Sono parole molto intelligenti. Noi abbiamo già cominciato questo lavoro con Confindustria: abbiamo esaminato uno per uno gli incentivi e cercato di vedere se c’è un modo migliore per rendere il sistema più competitivo”.

Al termine del Wellness Congress, Passera ha anche precisato che lavorare all’agenda Giavazzi è solamente uno dei modi, non escludendo la possibilità di valutare altre proposte da parte di Confindustria, sulle quali poi lavorare congiuntamente.

 

Giuseppe Ferrara

viaSquinzi critica tasse eccessive. Passera condivide.

Cassano e Milito, San Siro “violato”, Fiorentina battuta: è la svolta?

San Siro espugnato. Fantasmi, streghe, tabù e sprettri nerazzurri lasciano gli spalti dello stadio Meazza, in fila lungo le scale, insieme a un pubblico finalmente soddisfatto.

Non solo per la vittoria dell’Inter, la prima stagionale in casa, ma anche per lo spettacolo offerto dalle due squadre. La “nouvelle vague” della panchina offre una recita convincente: alla fine Stramaccioni esulta come il miglior Mourinho. Montella un po’ meno, ma la sua Fiorentina ha fatto vedere belle cose, inframmezzate da qualche buco di troppo. Partita spettacolare, giocata a viso aperto, con lampi e intuizioni. Uomini di qualità e belle azioni: alla fine decidono Milito e Cassano, e il conto delle occasioni legittima il risultato finale. Per l’Inter, ora terza con la Lazio, a -4 dalle prime, può essere la svolta, per la Fiorentina una fermata intermedia, per nulla definitiva.

Festa per Cassano dopo il secondo gol. LaPresse

I GOL — Alti ritmi, tanto pressing, ma anche squadre piuttosto lunghe e grandi spazi. Specie per il contropiede dell’Inter, per la prima volta in stagione veloce, ficcante, pericoloso, capace di portare un uomo al tiro in due passaggi e pochi secondi. Merito di Coutinho rifinitore, la mossa a sorpresa di Stramaccioni? Anche, soprattutto nel primo tempo e per il primo gol, che arriva dal dischetto ma nasce da un’azione personale, in verticale di Cou, che salta tre uomini, arriva sul fondo e crossa. Viviano smanaccia, Zanetti controcrossa, Rodriguez stoppa, alzando troppo il braccio e toccando di mano. Milito trasforma il rigore, trovando il primo gol a San Siro. E si sblocca il principe, pensano sugli spalti, è fatta: Diego sembra dargli ragione 1′ dopo, quando piazza un gran stop e tiro al volo, ma scuote solo la traversa. Avrà un altro paio di occasioni nitide nel primo tempo, ma non le trasformerà in rete. Non sbaglia invece Cassano al 34′: filtrante da centrocampo, velo di Cambiasso, buco della difesa di Montella e 2-0 facile di piatto. Risultato che forse penalizza una Fiorentina che comunque ha fatto gioco, seppur in modo disordinato: la rimette in gara Romulo, al 40′. Pizarro, fin lì molto contenuto, crossa dal limite, il brasiliano è solo in area e colpisce di testa da centravanti: 2-1. Finirà cos

viaCassano e Milito, San Siro “violato”, Fiorentina battuta: è la svolta? – La Gazzetta dello Sport.

Cameron Diaz: le scene di sesso in “The Counselor” sorvegliate dalla polizia

Le scene di sesso sul set possono essere molto imbarazzanti: per questo molti attori ottengono che durante le riprese siano presenti solo regista e cameraman. Ma per Cameron Diaz la produzione di The Counselor è andata ben oltre…

Poiché la sua scena d’amore con Javier Bardem, girata sul campo da golf di Stoke Park, nel Buckinghamshire, prevedeva un amplesso sul cofano di una Ferrari gialla, bisognava evitare l’eventuale, invadente presenza di golfisti “curiosi”.

Così, la produzione ha provveduto a far sorvegliare l’area dagli ex componenti di una squadra di un reparto speciale britannico che, insieme a un’unità cinofila, si sono posizionati attorno al perimetro interessato e in mezzo all’albero per evitare che qualche intruso potesse infilarsi tra i cameramen.

Secondo una fonte presente sul set, “sembrava un’operazione militare. I produttori avevano pensato a tutto, per evitare che qualcuno potesse spiare…”

Nello stesso film, la Diaz divide il letto con un leopardo: e dire che qualcuno pensava che fosse quella, la scena più complicata!

viaCameron Diaz: le scene di sesso in “The Counselor” sorvegliate dalla polizia | Gossip e Celebrity – Yahoo! Cinema.

Nicole Minetti, fotostoria della politica modella

L’abbiamo appena vista sfilare in bikini, è Consigliera Regionale della Lombardia, è finita nello scandalo «Bunga Bunga»

Ecco il racconto per immagini di una donna, comunque, al centro dell’attenzione. Fino all’ultima lite

viaNicole Minetti, http://www.vanityfair.it/people/italia/2012/09/22/nicole-minetti-sfila-per-parah-settimana-della-moda-milano-foto della politica modella.

L’Italia come la Spagna? Catena umana fuori Montecitorio

L’Italia davvero segue la scia rivoluzionaria degli indignados in Spagna? Sembra proprio di si con la catena umana che si è formata fuori al palazzo Montecitorio.

Qualcosa si muove e parte dal Risorgimento Italiano on line, precisamente da una pagina Facebook denominata ‘Catena Umana attorno al Parlamento Italiano‘. Tende, bandiere tricolore a maschere a mo’ di ‘V per Vendetta‘, si sono stanziate fuori Montecitorio per far partire la ‘rivoluzione‘, imitando, finalmente le proteste di piazza in Spagna, Grecia e Portogallo. La Catena Umana adesso è reale, palpabile! Dopo varie difficoltà sono riusciti a raggrupparsi in 300 e non hanno certo intenzione di tornare a casa.

Il loro obiettivo è nobile e divulgativo e il loro slogan recita così: «Se non sei parte della soluzione, allora sei parte del problema», seguito dall’obiettivo: «Cacciare non solo i politici ma tutti coloro che hanno contribuito al Sistema che ci ha condotti alla rovina».

L’Italia davvero sta seguendo la via degli indignados? Fatto sta che questa nuova ondata di rivoluzione, su facebook, conta più di 37mila consensi. E si presentano così:

Siamo cittadini italiani, padri e madri, figli e nipoti che da diversi mesi condividiamo, non solo a livello virtuale, certi ideali e abbiamo già proposto nel passato alcuni eventi che ci hanno portato in tante piazze italiane, a Roma e per ultimo a Vicenza…

viaL’Italia come la Spagna? Catena umana fuori Montecitorio | news 24h.

Sciopera il trasporto pubblico: treni a rischio martedì 2 ottobre

Verso il martedì nero delle ferrovie. Martedì 2 ottobre è infatti in programma lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale proclamato dalle principali organizzazioni sindacali.

Inevitabili i disagi anche in provincia di Monza e Brianza. Trenord garantisce i convogli nelle fasce orarie comprese tra le 6 e le 9 e dalle 18 alle 21. Le corse non comprese in queste fasce potrebbero subire ritardi i cancellazioni. Possibili disagi potranno esserci sul Malpensa Express e sulle linee Milano-Seveso-Asso. Solo per il Malpensa Express da e per Milano Cadorna saranno organizzate corse sostitutive da via Paleocapa a Milano con partenza negli stessi orari del treno.

viaSciopera il trasporto pubblico Treni a rischio martedì 2 ottobre – Valle%20del%20Seveso – Il Cittadino di Monza e Brianza – Notizie di Monza Brianza e provincia.

Calcio. Udinese, Guidolin: “Di Natale? La lite non è stata con me”

“Sono abbastanza soddisfatto della nostra partita, abbiamo giocato meglio di un Genoa che ha badato soprattutto a difendersi”.

Francesco Guidolin promuove la prestazione della sua Udinese, pur non negando l’amarezza per il mancato successo. “Speravo di vincere oggi e volare a 8 punti. Si era capito da subito che questa stagione sarebbe stata diversa per noi, la gente deve dimenticare gli ultimi due anni: dell’Udinese che iniziò la corsa al quarto posto sono rimasti solo due o tre calciatori. I miracoli non sono nelle mie potenzialità, la nostra strada è quella di squadre che in questo momento hanno 4-5-6 punti, sono sereno perché so che dovremo lottare per la salvezza e poco più”.

viaUdinese, Guidolin: “Di Natale? La lite non è stata con me” – Repubblica.it.

Cantù, pazienti di Medicina dove c’erano le culle

Doppio spostamento L’operazione prevede a breve un ritorno nella sede attuale mentre nell’ex Ostetricia verrà trasferita la nuova Chirurgia.

Avviato il traslo

co del reparto nell’ambito della riorganizzazione generale del Sant’Antonio Abate.

Nelle stesse stanze in cui fino a poco fa echeggiavano i primi vagiti ora ci sono i pazienti di Medicina dell’ospedale di Cantù.

L’ex reparto di Ostetricia è stato rimesso a nuovo nelle scorse settimane. Da domani ospiterà temporaneamente la Medicina.

«È un trasloco momentaneo, necessario per effettuare alcuni interventi fondamentali di sistemazione e messa in sicurezza nell’attuale Medicina – aveva spiegato Patrizia Figini, direttore del Sant’Antonio Abate – Al termine, la Medicina tornerà nella sede attuale e nell’ex Ostetricia si sposterà la Chirurgia, ampliata e rivista».

Trasloco e controtrasloco quindi per uno dei reparti più affollati del Sant’Antonio Abate. Ospedale al centro di una vera e propria riorganizzazione che, nonostante la perdita del punto nascite, porterà a un aumento dei posti letto complessivi dagli attuali 117 a 127, cui si aggiungono i 15 spazi per le degenze psichiatriche.

I vertici di via Ravona hanno definito l’attuale una «importante stagione di rinnovamento, con scelte finalizzate al miglioramento operativo e gestionale del presidio».

Al Sant’Antonio Abate sarà esteso il modello di assistenza «per intensità di cure», già sperimentato nel nuovo Sant’Anna. Nessuna riduzione per la Pediatria, che anzi ha recentemente aperto due nuovi ambulatori e presto dovrebbe attivare uno spazio per i “codici bianchi” aperto il sabato pomeriggio. I 16 letti di Ostetricia in termini numerici non saranno persi, bensì trasformati.

In tempi di vacche decisamente magre per la sanità pubblica e privata, i manager del Sant’Anna hanno assicurato di avere i fondi necessari per portare a termine tutta la trasformazione.

«Quando progettiamo lo facciamo solo in modo sostenibile – ha confermato Salvatore Gioia, direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera – La programmazione di tutti i passaggi comprende anche l’analisi economica e abbiamo annunciato il piano solo perché abbiamo la certezza di poterlo finanziare. Abbiamo ben programmato. Possiamo dire di essere un’azienda sana e credibile, che non spreca e utilizza al meglio le risorse».

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